Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, critica il trattamento dei medici in Italia.
L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, è uno dei medici più importanti nel dibattito pubblico di tipo sanitario. In molti sono interessati ai suoi pareri legati al Covid, alle malattie e agli argomenti legati alla medicina. Ebbene, Bassetti ha commentato in modo critico il trattamento dei medici in Italia, dichiarando il fatto che i medici italiani sono vessati e i meno pagati nell’intera Unione europea. Queste le sue parole.
Le dichiarazioni dell’infettivologo
“Non mi sono stupito che a Napoli non c’è stata una sola domanda per il concorso per sei posti da dirigente medico nella Medicina e Chirurgia d’urgenza indetto dall’ospedale Cardarelli. Purtroppo l’Italia non ha fatto nulla per trattenere i migliori: siamo tra i medici meno pagati d’Europa e tra i più maltrattati dalla gente e vessati da regole e burocrazia del mondo. Vi siete dimenticati che prima del Covid, giornali e televisioni si occupavano di noi solo per la malasanità e la malpractice? Se non si corre ai ripari presto sarà dura trattenere i migliori”.
Queste le parole scritte su Facebook da Matteo Bassetti, il direttore della Clinica di malattie infettive ospedale del Policlinico San Martino di Genova, postando una foto con alcuni giovani colleghi. “Una parte dei giovani del dream team: medici specialisti e specializzandi. Medici formati in Italia. Medici che possono lavorare e ben figurare in ogni parte del mondo”, ha commentato l’infettivologo.
Le parole di Bassetti sui vaccini per gli Under 6
Matteo Bassetti ha anche parlato dell’immunizzazione per gli Under 6. “Dai 6 mesi di vita ai 5 anni credo sia un’opportunità e per questo credo sia da raccomandarsi. Per i bambini molto piccoli già è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale, figurarsi se non lo dovrebbe essere quella per il Covid. Come la vaccinazione dei più grandi, questo rimane sempre un argomento da discutere col proprio pediatra. E, quindi, ogni genitore prenderà la decisione. Certamente non si può parlare di obbligo. Ma la possibilità di vaccinazione anti-Covid dovrebbe essere ampliata”.